La cugina di terzo grado. La vacanza. 4ª parte - Foggia Trasgressiva

La cugina di terzo grado. La vacanza. 4ª parte - Foggia Trasgressiva

La cugina di terzo grado. La vacanza. 4ª parte. Eravamo in ginocchio io difronte a lei, poi si gira scosta i capelli dalla schiena e inizio a massaggiarle la schiena con la lozione olio, poi si rimette di fronte eravamo faccia a faccia e mi disse: i lavori a metà non vanno lasciati. Iniziai a massaggiarla partendo dal pancino salendo fino ai seni. Massaggiando i suoi seni l'eccitazione saliva, dal costume si notava. Così Cinzia posandomi la mano sul petto mi invitò a sdraiarmi riprese a massaggiarmi partendo dal petto e scendendo fino al costume per poi abbassarlo per quel che basta. Il pedalò ondeggiava e il movimento che Cinzia faceva con la bocca sembrava come se fosse accentuato, cosa che mi portò quasi subito all'eccitamento massimo. In parte degli schizzi anche se avvisata li prese in bocca per poi sputare. Poi scostò il costume e disse ora voglio godere io, si mise sulla mia faccia il sapore della sua fica era un misto di sapore di salsedine e dei suoi umori, la presi a limonare con gusto al punto che gemeva e mi diceva di non smettere; dopo poco sentii le sue cosce fremere e dal suo dolce frutto sentii fuoriuscire il suo nettare. Ci rituffammo per l'ultima rinfrescata, risaliti a bordo si rimise il pezzo superiore e pareo e ritornammo a riva. Erano quasi le sei e decidemmo di rientrare in albergo per una doccia fatta ovviamente insieme. Una volta pronti decidemmo di prenderci un aperitivo, per poi cenare in albergo. Saranno state le 19:30 sulla strada verso l'albero abbiamo visto parcheggiare e scendere i suoi. Se solo sapessero quello che abbiamo fatto in loro assenza. Le giornate trascorrevano bene, Così se ne stava andando la prima settimana. Dopo cena l'inizio sera la trascorrevamo assieme, solo quando loro rientravano verso le 23/23:30, io e Cinzia ci davamo alla pazza gioia ci baciavamo in pubblico senza problemi né vergogna, anche perché agli occhi degli altri eravamo una coppia. Al pub del posto, tra un sorso e l'altro ci scambiavamo sorrisi, battutine, baci e carezze la sera o notte come dir si voglia rientravamo sempre verso le 2. A volte anche un pò brilli. Per non dare sospetti ognuno entrava nella propria camera, tanto poi io o lei ci vedevamo di nascosto dato che confinavano e il balcone era in comune con un picco ostacolo da superare, un divisorio alto 70cm circa. Per la durata della vacanza dopo quel giorno che rimanemmo soli per un giorno, le effusioni potevamo commetterle di notte e di nascosto, ma le cose stavano cambiando ...continua...

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